Collegiata di Santa Maria del Ponte
Rappresenta il principale luogo di culto di Tione, situata alla base dell'antico borgo. Le tradizioni popolari raccontano che la sua costruzione risalirebbe al VI secolo, realizzata sui resti di un antico tempio romano, tuttavia mancano documenti storici che confermino con certezza le sue origini. Nel corso degli interventi di restauro del 1967, numerose opere d'arte sono state rimosse dalla chiesa per motivi di sicurezza e trasferite presso il MUNDA (Museo Nazionale d'Abruzzo dell'Aquila), tra cui il prezioso "Trittico di Beffi", Un presepe in terracotta policroma, e la statua di Sant'Antonio Abate dello scultore Saturnino Gatti.
Chiesa di San Michele Arcangelo
La struttura presenta elementi architettonici che testimoniano diverse epoche di costruzione e ristrutturazione: le sue origini risalgono al XV secolo, mentre ha subito significativi interventi di restauro nel XVIII e XIX secolo, con ulteriori modifiche al soffitto nel XX secolo. L'edificio religioso non è solo un luogo di culto, ma rappresenta un importante patrimonio storico-artistico che racconta secoli di fede e tradizioni locali nel cuore dell'Abruzzo montano, all'interno del suggestivo ambiente naturale del Parco Sirente-Velino.
Castello Medievale di Beffi
Il castello medievale di Beffi è un antico borgo fortificato situato nella frazione di Acciano, caratterizzato da una suggestiva torre in pietra che si erge per oltre 20 metri di altezza. La struttura risale al XII secolo, con la prima attestazione documentale datata 1185, quando assolveva principalmente funzioni difensive pur ospitando probabilmente la residenza del feudatario locale. Le prime documentazioni del borgo risalgono ai secoli X e XI, ma il vero sviluppo si ebbe tra il XII e XIII secolo durante la conquista normanna della regione, che portò una significativa ripresa economica e sociale. Nel XIII secolo il castello acquisì particolare rilevanza storica venendo menzionato come uno dei castelli fondatori della città dell'Aquila nel Quarto di San Giorgio, posizionandosi ai confini del contado aquilano. Strategicamente posizionato in uno scenario panoramico, il castello nacque per controllare il territorio attraverso triangolazioni visive con le vicine torri di Goriano Valli e Roccapreturo. Questo borgo fortificato costituì il nucleo principale del paese fino al XVIII secolo, quando venne progressivamente abbandonato. La struttura fu definitivamente abbandonata nel Settecento, lasciando oggi i visitatori con i resti di questa importante testimonianza medievale che un tempo dominava la valle Subequana.