Dongione

Torre medievale del XII secolo che sovrasta il paese, costruita durante il dominio dei Conti Di Sangro tra il 1173 e il 1239. Si tratta di un dongione a pianta quadrata, alto quasi venti metri, circondato da mura poligonali. L'accesso era consentito da un ponte levatoio, del quale resta solo la camera di manovra, e la torre aveva funzione di avvistamento, controllo e segnalazione.  La torre fu restaurata negli anni Ottanta-Novanta del XX secolo e, secondo Perogalli, il maggior esperto di architettura fortificata abruzzese, rappresenta il miglior caso di dongione conservato in Italia.

Chiesa della S.S. Annunziata 

Chiesa madre di Introdacqua, edificata tra il 1474 e il 1510 con un impianto basilicale a tre navate. Al suo interno custodisce preziosi affreschi medievali e rinascimentali del XV e XVI secolo, tra cui spicca quello dedicato a San Cristoforo, oltre alle spoglie del patrono San Feliciano Martire. Accanto alla chiesa si erge il campanile seicentesco, simbolo della devozione religiosa del borgo abruzzese che da secoli rappresenta il cuore spirituale della comunità di Introdacqua.

Chiesa della S.S. Trinità 

Edificata sulle rovine dell'antica Chiesa di San Panfilo, distrutta da un'alluvione, e venne ultimata nel 1706. Nel borgo fu istituita anche la Confraternita della SS. Trinità che contribuì alla vita religiosa della comunità. La chiesa rappresenta un importante esempio di ricostruzione settecentesca nel borgo abruzzese, testimoniando la resilienza della popolazione locale dopo le calamità naturali che colpirono il territorio. 

Chiesa di San Giovanni 

La Chiesa di San Giovanni Battista è un edificio campestre di Introdacqua che può essere datato intorno all'anno Mille, rendendola una delle testimonianze più antiche del borgo. Al suo interno conserva bellissimi affreschi che decorano le pareti interne, dello stesso periodo della costruzione. Questa piccola chiesa rurale rappresenta un prezioso esempio di architettura religiosa medievale abruzzese, custodendo opere d'arte millenarie che testimoniano la profonda tradizione spirituale della Valle Peligna.

Piano della Civitella - Area Archeologica

Il Piano della Civitella è un'area archeologica situata sulla cima del Monte Plaja, denominata così dall'archeologo Antonio De Nino. Il sito risale al periodo tra il 700 a.C. e il 301 a.C. e conserva ancora blocchi in sito e l'anello del terrapieno interno che hanno permesso di rilevare con sufficiente attendibilità quasi per intero il perimetro murario, che misurava appena 228 metri racchiudendo un'area di 4065 mq. Questo antico insediamento fortificato testimonia la presenza di popolazioni italiche preromane nella Valle Peligna, offrendo ai visitatori una suggestiva vista panoramica sul territorio circostante e un importante tuffo nella storia antica dell'Abruzzo.