Eremo di San Venanzio 

La sua costruzione risale probabilmente al VIII-IX secolo e rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura rupestre in Abruzzo. L'eremo è scavato nella roccia delle Gole di San Venanzio, lungo il fiume Aterno, in una posizione panoramica mozzafiato che domina la valle. La sua ubicazione lo rende uno dei luoghi più suggestivi dell'Abruzzo. È dedicato a San Venanzio Camerinese, martire cristiano del III secolo, molto venerato in Abruzzo. La leggenda narra che il santo si rifugiò proprio in questi luoghi durante le persecuzioni. L'eremo si sviluppa su più livelli collegati da scalinate scavate nella roccia. Include una chiesa rupestre con affreschi medievali, celle monastiche e ambienti di servizio, tutti ricavati direttamente dalla montagna. Per secoli è stato abitato da monaci eremiti che conducevano vita contemplativa in questo luogo isolato, seguendo la tradizione dell'eremitismo benedettino. Ancora oggi è meta di pellegrinaggi, specialmente il 18 maggio, festa di San Venanzio.

Chiesa di Santa Maria Maggiore 

La chiesa venne edificata nella seconda metà del '400, ma fu distrutta dal terremoto del 1706. La prima costruzione serviva una popolazione in crescita nella Valle Peligna. Fu fatta ricostruire tra la fine del settecento e metà ottocento. Tra gli altari in pietra e stucco, si conservano opere provenienti dalla vecchia chiesa: le statue lignea della Madonna col Bambino, di fine Quattrocento, e di San Sebastiano (XVI sec.).

Complesso Conventuale degli Zoccolanti

Il complesso conventuale degli "Zoccolanti" fu fondato nei primi decenni del XVIII secolo per ospitare i frati dei Minori Riformati.  La facciata è caratterizzata da cinque archi a tutto sesto: tre archi centrali, scanditi da pilastri e piloni, proteggono l'ingresso alla chiesa dedicata a Sant'Onofrio; l'arco a sinistra è l'ingresso al chiostro. Nel chiostro si possono ammirare gli affreschi sulla vita di San Francesco e il martirio dei missionari francescani. Il termine "Zoccolanti" si riferisce ai frati francescani dell'Osservanza, chiamati così per i caratteristici zoccoli di legno che indossavano. Oggi ospita gli uffici comunali di Raiano.

Gole di San Venanzio e Sorgenti "La Solfa"

Copre un'area di 1.072-1.107 ettari nel territorio del Comune di Raiano e costituisce un vero e proprio corridoio ecologico tra il Parco Naturale Regionale Sirente-Velino ed il Parco Nazionale della Majella. Il fiume Aterno scende lungo le gole con cascate spumeggianti alternate a piccole conche e pozze trasparenti, fra pareti rocciose strette ed altissime che si sviluppano per circa 5 Km, separando nettamente il Monte Urano (1063 m) dal Monte Mentino (1164 m). Situate lungo il fiume Aterno tra una spaccatura naturale, ricca di vegetazione e sentieri per passeggiante tranquille fino ad arrivare ad una sorgente di acqua solfurea. L'eremo molto suggestivo e carico di spiritualità di San Venanzio è posto a cavallo delle sponde del fiume su cui si sporge a strapiombo. Il sentiero, indicato con il numero 1, inizia nel piazzale Sant'Onofrio.